Genealogie. Il ms. 189 della Biblioteca Comunale «Clara Gallini» di Crema, edizione facsimile a cura di N. Premi e F. Rossini, Edizioni Fantigrafica, Cremona 2022.
La Società Storica Cremasca ha curato l’edizione facsimile del manoscritto MSS/189 conservato presso la Biblioteca Comunale «Clara Gallini» di Crema. Il codice contiene gli alberi genealogici di 118 famiglie della città di Crema e del contado. Come emerge dallo studio di Nicolò Premi, fu compilato attorno al 1745-50 nell’ambito della cancelleria comunale di Crema per scopi meramente pratico-amministrativi, per semplificare l’accertamento dei diritti successori. Le informazioni furono desunte da documenti, principalmente atti notarili, la consultazione dei quali fu facilitata dal fatto che dal 1615 l’Archivio del Collegio dei Notai di Crema era situato all’interno del Torrazzo, dunque contiguo e comunicante con gli uffici comunali. Le finalità amministrative spiegano perché, rispetto ad altre raccolte genealogiche cremasche, i cognomi sono posti nel neutrale ordine alfabetico e non in base all’importanza o all’antichità della stirpe. Non si fa distinzione nemmeno tra famiglie cittadine e del contado, essendo il diritto di proprietà ‘superiore’ a queste differenze sociali. La pubblicazione è stata l’occasione per riflettere sulle fonti genealogiche cremasche, da sempre utilizzate dagli studiosi, senza tuttavia che nessuno finora le abbia inquadrate criticamente. Per questo la ricognizione di Francesco Rossini che elenca gli repertori genealogici cremaschi noti, contestualizzandoli storicamente e culturalmente ed evidenziandone i rapporti di dipendenza reciproca, si pone come utile punto di riferimento per gli studi futuri.
Francesco Rossini, Dottore di Ricerca in italianistica presso l’Università Cattolica di Milano, svolge la sua attività scientifica e didattica presso la Facoltà di Lettere e Filosofia del medesimo ateneo milanese e il Dipartimento di Lettere, Filosofia, Comunicazione dell’Università di Bergamo. Insegna inoltre Letteratura Italiana e Latina nei licei. Ha condotto studi sulla tradizione letteraria italiana lungo un arco di tempo che si estende dal Cinque all’Ottocento. In ambito rinascimentale e barocco ha all’attivo contributi su Michelangelo Torcigliani, Torquato Tasso, l’Accademia degli Alterati, la scrittura sacra nel Ducato di Milano, Giovan Battista Marino; sugli epistolari di Sertorio Quattromani, Angelo Grillo e Gasparo Murtola, nonché su Giovan Battista Strozzi il Giovane, cui ha dedicato una monografia (Pisa, 2022). Sul versante settecentesco ha procurato l’edizione critica dell’inedito Diario di Bernardo Nicola Zucchi (Bergamo, 2019) e approfondito la produzione poetica dell’Accademia dei Sospinti e dell’arcade Cesare Francesco Tintori; mentre entro i confini del secolo XIX ha fermato l’attenzione sul poeta Giuseppe Giusti e sui romanzi di Giovanni Rosini. Recentemente i suoi interessi si sono allargati anche alla storia della critica letteraria italiana, con pagine sulla ricezione di Dante e della letteratura secentesca nel Novecento.
Nicolò Premi ha conseguito il titolo dottore di ricerca in Filologia e Linguistica romanza presso l’Università degli Studi di Verona in cotutela con l’École Pratique des Hautes Études di Parigi. La sua tesi è stata premiata con il “Prix Peter T. Ricketts” dall’Association Internationale d’Études Occitanes. È docente di Introduzione alla filologia romanza presso l’Università degli Studi di Verona e cultore della materia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e Brescia. Insegna Lettere negli istituti secondari di secondo grado. Già presidente della Società Storica Cremasca, ricopre oggi il ruolo di Segretario. I suoi studi si sono rivolti soprattutto alla lirica delle origini (italiana e trobadorica), alla prosa didattico-scientifica in antico francese e all’erudizione locale cremasca. Tra le sue pubblicazioni si segnalano:l’edizione del Diario (1744-1752) di Bernardo Nicola Zucchi (Bergamo 2018, con Marco Nava), Tradurre i trovatori. Esperienze ecdotiche e di traduzione a confronto (Verona 2020, con Cecilia Cantalupi), Il trovatore Pons de la Guardia (Strasburgo 2020), L’aire de Proensa. Temi di geografia nella lirica romanza medievale (Verona 2021, con Federico Guariglia).