Ciao, io sto bene. Mi mancate. Crema 2020. Niente come prima?, a cura di Fiorenzo Gnesi, Centro Ricerca Alfredo Galmozzi, Creme 2022.
La sanità, la fragilità, la scuola, il volontariato. Sembra passato tanto tempo da quando il Covid ha prima lambito e poi stravolto le nostre vite. Sembrano lontani i ricordi di quei giorni. Testimonianze preziose del passato. Di quel passato che ancora ci appartiene. Tocca le corde delle nostre anime e trasforma i nostri occhi luminosi e (oggi) pieni di speranza verso il futuro in occhi lucidi, pieni di emozioni. Perché la memoria resta. “È l’eredità più preziosa di ciò che insieme (anche se a distanza) abbiamo affrontato”. Parte da questo presupposto la nuova pubblicazione del Centro Galmozzi, dedicata alla fase più difficile della pandemia. Quella che ci ha visto tutti intimoriti, di fronte ad un nemico invisibile che non sapevamo comprendere, prima che combattere. Intimoriti, sì, chiusi nelle nostre case, ma non soli. Perché la verità è che Crema non ha mai perso il desiderio di combattere unita. E di vincere, compiendo quotidianamente passi silenziosi.
Il progetto parte da lontano. “Nelle prime fasi della pandemia avevamo chiesto ai Cremaschi di inviarci le loro testimonianze. Le abbiamo raccolte e in poco tempo il Centro Galmozzi si è fatto custode di paure, di emozioni, di ricordi. Di memoria. Abbiamo, quindi, deciso di “fare memoria” spiega il curatore Fiorenzo Gnesi. Il progetto video del centro è stato il primo tentativo di “lasciare traccia di ciò che stavamo vivendo”. Ne sono nate due serie, una più artigianale, l’altra più strutturata. Entrambe ricche di verità, di quei giorni che, in un modo o nell’altro, hanno cambiato Crema, il mondo. E ciascuno di noi.