Storici dell’arte in libreria (36)

Sabato 3 febbraio 2024 alle ore 17.00, nelle scuderie di Palazzo Terni de’ Gregorj (via Dante Alighieri, 20 – Crema), si terrà il trentaseiesimo appuntamento della rassegna ‘Storici dell’arte in libreria’, organizzata dalla Libreria Cremasca. Ospiti saranno Francesco Nezosi e Filippo Piazza che, in dialogo con Matteo Facchi, presenteranno il volume: Ceruti a Gandino. Arte, tecnica e restauro, a cura di Francesco Nezosi e Filippo Piazza, Scalpendi Editore, Milano 2023.

All’interno della basilica di Santa Maria Assunta a Gandino si conserva il più ampio ciclo di tele realizzato da Giacomo Ceruti (Milano, 1698-1767) durante la sua prolifica attività e, al tempo stesso, il più significativo nel suo percorso di pittore del sacro. Un’impresa che annovera trentadue opere, talune di dimensioni imponenti, condotta a termine in un arco di tempo altrettanto esteso che va dal 1734 al 1739. Questo insieme di opere, in parte eseguito dopo il trasferimento a Venezia del pittore, rappresenta una testimonianza fondamentale per comprendere la mutazione del linguaggio espressivo di Ceruti, che, a contatto con la laguna, dimostra di entrare in dialogo con i grandi maestri a lui contemporanei, tra cui Giovanni Battista Tiepolo.

La ricerca sul “caso Gandino” (effettuata sotto molti punti di vista: storico-artistico e iconografico, documentario e conservativo), ha portato in luce anche alcune importanti novità a proposito delle fonti figurative utilizzate dal pittore milanese, che permettono di delineare, in maniera ancora più compiuta, l’insieme dei modelli che costituisce il fondamento del suo immaginario artistico. Un caso emblematico, tra gli altri, riguarda la pala raffigurante San Valentino risana un’inferma oggi conservata nella chiesa di San Giacomo Maggiore di Crema: il gruppo delle due donne sulla destra, che si accostano per assistere al miracolo, è infatti ripreso in modo puntuale da un’acquaforte di Robert van Audenaerde, che traduce un’invenzione tratta dall’affresco raffigurante l’Andata al martirio di sant’Andrea realizzato dal bolognese Domenico Zampieri detto il Domenichino nella chiesa di Sant’Andrea della Valle a Roma. Gli esiti dello studio presentato in questo volume curato da Francesco Nezosi e Filippo Piazza (con la collaborazione di altri studiosi) rivelano pertanto il profilo di un ‘altro Ceruti’, che sveste con consapevolezza i panni del “pittore della realtà” (secondo la definizione di Roberto Longhi, tra i primi nel Novecento a riscoprire il maestro) per indossare quelli, a noi più inconsueti, di “pittore classicista”. 

Francesco Nezosi si è laureato nel 2011 in Arti, spettacolo e produzione multimediale, curriculum storia e critica dell’arte, presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia. Nel corso dei suoi studi si è occupato di temi legati alla pittura bresciana e bergamasca tra Seicento e Settecento. Di recente ha preso parte ai comitati scientifici delle mostre Ceruti sacro e la pittura a Brescia tra Ricci e Tiepolo (2023) e Antonio Cifrondi “pittor fantastico” (2023), contribuendo alla stesura dei cataloghi delle due rassegne.

Filippo Piazza è funzionario storico dell’arte presso la Soprintendenza di Cremona Lodi e Mantova e docente a contratto in storia dell’arte presso la sede bresciana dell’Università Cattolica. Si occupa prevalentemente di pittura lombarda tra Cinque e Settecento; nel 2017 ha curato una mostra su Giacomo Ceruti e, di recente, ha fatto parte del comitato scientifico internazionale della mostra Miseria & Nobiltà. Giacomo Ceruti nell’Europa del Settecento, tenuta nel 2023 presso il Museo di Santa Giulia a Brescia. È membro del comitato scientifico della rivista «Insula Fulcheria» del Museo Civico di Crema e del Cremasco.

MODALITÀ DI ACCESSO

Ingresso libero fino a esaurimento dei 64 posti.