Sabato 16 marzo 2019 alle ore 16,30 nella Sala musicale Giardino (via Maccallè, 16 – 26013 Crema) si terrà il primo incontro della sessione primaverile della rassegna Storici dell’arte nella Sala musicale Giardino organizzata dalla Libreria Cremasca.
Questa volta l’ospite sarà Fulvio Cervini, docente di storia dell’arte medievale all’Università degli Studi di Firenze, per molti anni funzionario della Soprintendenza per il Patrimonio Storico Artistico del Piemonte.
Secondo la tradizione cronachistica la città di Alessandria fu fondata il 3 maggio 1168 dall’unione di otto luoghi. Tra il 1174 e il 1175 fu schierata contro l’imperatore Federico Barbarossa da cui fu assediata fino alla resa. Dopo alcuni decenni in cui si resse come libero comune, entrò nell’orbita d’influenza della Milano viscontea fino alle formale dedizione al Ducato di Milano (ormai governato dagli Sforza) nel 1450. In seguito Alessandria invece rimase parte del Ducato di Milano, sia durante il periodo sforzesco (1450-1535) sia durante il periodo della dominazione spagnola fino al 1707 quando fu conquistata da Eugenio di Savoia e con il successivo trattato di Utrecht del 1713 divenne parte del Piemonte sabaudo tagliando definitivamente i legami amministrativi con la Lombardia.
Proprio alla produzione artistica alessandrina degli anni del governo sforzesco è dedicata la mostra (Alessandria, 14 dicembre 2018 – 5 maggio 2019) curata da Fulvio Cervini. In questo periodo la città è al centro di un’ampia rete di scambi commerciali e culturali con le città lombarde, liguri e piemontesi dando vita anche a una produzione artistica locale che sviluppa ed esporta artisti e linguaggi figurativi propri.
Frutto di anni e anni di attività di ricerca, catalogazione e restauro svolta sul territorio e della collaborazione tra Soprintendenza, Diocesi, Enti territoriali e associazioni, la mostra si pone come modello di tutela del patrimonio culturale.
Le profonde trasformazioni urbanistiche subite dalla città fra Settecento e Novecento rendono difficilmente percepibile al visitatore la sua storia, ecco allora che tocca alle opere mobili (sculture, pitture, oreficerie…) raccontare l’Alessandria dei secoli passati restituendo ai cittadini di oggi la propria identità.
Contrariamente a quanto solitamente avviene, l’arte maggiormente in grado di raccontare il passato della città non è la pittura, ma la scultura in particolare quella lignea e quella fittile. A lungo trascurati dagli studi, questi manufatti negli due ultimi decenni hanno finalmente cominciato a essere studiati e restaurati rivelando opere di grandissima qualità. Questa mostra chiama a raccolta dalla città e dal territorio una cinquantina di opere che restituiscono l’immagine tardogotica e rinascimentale di Alessandria che si rivela molto più lombarda di quanto i recenti confini amministrativi ci inducono a pensare.
Intervista realizzata da “Il Nuovo Torrazzo”: https://ilnuovotorrazzo.it/2019/03/14/storici-dellarte-palazzo-vescovile-intervista-esclusiva-fulvio-cervini/
Ingresso libero.
APPUNTAMENTI SUCCESSIVI
Per concomitanti impegni di sua eccellenza il vescovo di Crema, gli incontri della rassegna si tengono nella Sala musicale Giardino, via Maccalè, 16 – 26013 Crema (CR)
Sabato 11 maggio 2019, ore 16,30
Luca Siracusano, Agostino Zoppo, Tipografia Editrice Temi, Trento 2017.
Interverrà: Luca Siracusano
Sabato 25 maggio 2019, ore 16,30
Filippo Maria Ferro – Marina Dell’Omo, Filippo Abbiati regista del Barocco in Lombardia, Interlinea, Novara 2018.
Interverranno: Filippo Maria Ferro e Marina Dell’Omo
Sabato 1° giugno 2019, ore 16,30
Massimo Negri, Vincenzo e Gian Gerolamo Grandi. Scultori di pietra e di bronzo nel Cinquecento veneto, Provincia Autonoma di Trento, Trento 2014.
Interverrà: Massimo Negri