Per volontà testamentaria, Carla Maria Burri (Crema, 1935-2009) ha lasciato a Crema una collezione di antichità che è entrata a far parte nel 2011 delle raccolte archeologiche del Museo Civico di Crema e del Cremasco. Il lascito è costituito per la maggior parte da reperti egiziani, tutti di provenienza lecita, ascrivibili principalmente al periodo faraonico e a quello ellenistico-romano. Tra le altre antichità si segnala la presenza, per la loro importanza e rarità nelle collezioni italiane, di tre mattoni che recano un’iscrizione cuneiforme in lingua elamica.
L’insieme dei reperti egizi, un centinaio tra integri e frammentari, è costituito da testimonianze archeologiche relative a un’antica civiltà non altrimenti documentata nelle raccolte museali della città che ora entra nel panorama delle altre istituzioni museali della Lombardia che già vantano piccole o più cospicue collezioni di antichità egiziane.
Alla fine del 2013, Christian Orsenigo (Università degli Studi di Milano) ha ricevuto l’incarico dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici della Lombardia dello studio dei reperti egizi della Collezione che ha portato alla realizzazione di questo catalogo.