Il volume, edito dalla Pro Loco di Agnadello grazie al sostegno del Comune di Agnadello e della BCC Caravaggio, Adda e Cremasco, presenta la fotoriproduzione dell’originale e la traduzione in italiano di un incunabolo pubblicato nel 1509 a Norimberga in lingua tedesca dall’editore Wolfgang Huber. Un copia del volume originale fu posta in vendita da una libreria antiquaria di Vienna nel 2008 e individuata dall’agnadellese Gian Carlo Perego, arcivescovo di Ferrara – Comacchio, Abate di Pomposa. Su suo suggerimento, fu acquistata dall’allora Cassa Rurale e Artigiana di Rivolta d’Adda e Agnadello che lo donò al Comune di Agnadello.
Il testo originale è probabilmente opera di un francese presente alla battaglia di Agnadello del 14 maggio 1509 che vide l’esercito di Luigi XII sconfiggere l’armata veneziana guidata da Nicolò Orsini, conte di Pitigliano, e Bartolomeo d’Alviano. La tradizione narra che al termine dello scontro, il re di Francia fece erigere una cappella dedicata a Nostra Signora della Vittoria. Alla fine del Seicento, la piccola chiesa versava in pessimo stato e Agostino Premoli fece trasferire l’affresco presente nell’abside, nell’oratorio di San Marco in località Costa Vecchia o Costa Cremasca (Comune di Palazzo Pignano, frazione Cascine Gandini) dove è tuttora conservato. Secondo la tradizione, nel luogo dove sorgeva la chiesetta di Nostra Signora della Battaglia si trova oggi la santella nota come ‘Madonna degli Stracci’ o ‘Morti della battaglia’ (Comune di Agnadello).