Aldo Salvagno, Giuseppe Gazzaniga. Maestro di cappella della Cattedrale di Crema. Biografia, epistolario e catalogo delle opere, LIM, Lucca 2021.
La decima pubblicazione della Società Storica Cremasca si occupa di Giuseppe Gazzaniga (Verona?, 1737? – Crema, 1818), che fu uno tra i compositori di punta del Settecento italiano, oggi noto solamente per aver scritto un fortunato Don Giovanni che precede di qualche mese quello mozartiano. Questa prima monografia a lui dedicata, prende in esame la sua parabola biografica e artistica dagli esordi napoletani, fino alla sua nomina come maestro di cappella della Cattedrale di Crema, posto che tenne fino alla morte. Nonostante il rinvenimento di documenti finora inediti, non sono ancora chiari il suo luogo e la sua data di nascita. Nel primo caso sembra sia escluso che abbia avuto i natali a Verona, come finora creduto, mentre nel secondo è plausibile retrodatare la sua nascita di alcuni anni rispetto al 1743 comunemente accettato. All’interno del volume vi sono anche un fitto resoconto della carta stampata in merito alla ricezione delle sue opere, la catalogazione dei suoi lavori teatrali e sacri e un’appendice che contiene alcuni scambi epistolari, tavole cronologiche delle sue opere divise per teatro, interprete, città italiane ed europee e una ricca bibliografia.
Aldo Salvagno (Salerno, 1970), direttore d’orchestra, si è diplomato in composizione al Conservatorio “G. B. Martini” di Bologna nel 1995 e laureato con il massimo dei voti in Storia della Musica al DAMS sempre a Bologna nel 1996. Dal 1994 a oggi ha diretto tutto il grande repertorio operistico da Gluck a Puccini lavorando in Italia, Giappone, Russia, Svizzera, Germania, Stati Uniti, Cina, Spagna, Francia e, dal 2003 al 2009, in Australia. Tra le sue produzioni si ricordano: Orfeo ed Euridice di Gluck (35° Festival della Valle d’Itria di Martina Franca, 2009); Ero e Leandro di Bottesini in prima esecuzione in tempi moderni (Crema, CD, DVD, Dynamic, 2009); Madama Butterfly (Melbourne Opera, 2004; Adelaide 2006); Turandot (Adelaide, State Opera of South Australia, 2008), La fanciulla del West (Perth, West Australian Opera, 2009), Madama Butterfly (Pesaro, Teatro Rossini, 2014). Nel 2016 ha curato per Casa Ricordi l’edizione de La secchia rapita di Jules Burgmein dirette in prima esecuzione all’Auditorium Verdi di Milano e l’edizione di Giulietta e Romeo di Zingarelli per il teatro di Heidelberg in Germania. Nel 2019 ha diretto un concerto con elementi dell’Opéra Bastille e coro di Radio-France. Per la Società Storica Cremasca ha pubblicato La vita e l’opera di Stefano Pavesi (LIM, Lucca 2016), prima monografia sul compositore cremasco e per l’Associazione Bottesini Giovanni Bottesini. Il Paganini del Contrabbasso. La vita attraverso le lettere (LIM, Lucca 2021). Sempre con la medesima casa editrice ha dato alle stampe A.B. Bruni: un compositore cuneese nella Parigi rivoluzionaria, (LIM, Lucca 2021). Nel 2020 ha curato per l’Enciclopedia Treccani la voce “Maria Zamboni”.