La terra delle acque, catalogo della mostra (Crema, 18 marzo – 21 maggio 2023), a cura di Nicoletta Cecchini e Cristina Longhi, Museo Civico Crema, Crema 2023.
La mostra è nata da un’idea della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Cremona, Lodi e Mantova in collaborazione con Snam e il Comune di Crema, su progetto scientifico di Nicoletta Cecchini e Cristina Longhi. L’esposizione, che si propone di raccontare il rapporto tra uomo e territorio e i cambiamenti avvenuti nelle diverse epoche nel Cremasco, presenta i risultati dei recenti interventi di scavo che hanno interessato il territorio in occasione dei lavori per i metanodotti Zimella-Cervignano, Segnano-Agnadello e per la nuova centrale di trasporto di gas a Sergnano. Gli scavi hanno portato grandi novità per la ricostruzione della storia di queste terre fin dalle epoche più antiche e, attraverso una ricostruzione multimediale dell’ambiente antico basata sui dati archeologici e sui risultati delle analisi paleobotaniche e geologiche, l’allestimento della mostra è l’occasione tangibile per scoprire l’evoluzione del territorio cremasco in un periodo di tempo che va dal Mesolitico all’Alto Medioevo. I nuovi ritrovamenti hanno messo in risalto il ruolo determinante giocato dalla presenza delle acque: la percezione di tale caratteristica ha origini antiche ed è testimoniata dalla nascita del mito del “Lago o Mar Gerundo”, un’ininterrotta distesa di paludi e acquitrini, considerata inospitale per gli insediamenti e persino popolata, secondo le leggende, da draghi. Le evidenze archeologiche dimostrano che invece, lungi dal respingere la frequentazione umana, i corsi d’acqua, con le loro divagazioni e mutamenti, hanno costituito un polo di attrazione per le comunità antiche, che si sono insediate in questa fascia, sfruttando il ricco ecosistema collegato alla zona umida. Accanto alla riproposizione del paesaggio e dei suoi mutamenti, sono esposti i materiali archeologici, alcuni dei quali di eccezionale rarità, provenienti sia da insediamenti che da sepolture, che permettono di sottolineare anche tangibilmente le novità portate alla luce, per un territorio che fino a oggi aveva restituito scarse attestazioni, in particolare per le epoche più antiche.
Nicoletta Cecchini è funzionario responsabile della tutela archeologica della provincia di Cremona per la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Cremona, Lodi e Mantova.
Cristina Longhi è funzionario responsabile della tutela archeologica presso la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Bergamo e Brescia.