La villa dopo la villa. Trasformazione di un sistema insediativo ed economico in Italia centro-settentrionale tra tarda Antichità e Medioevo, a cura di Marco Cavalieri e Furio Sacchi, PUL – Presses Univerersitaires de Louvain, (Fervet Opus, 7), Louvain-la-Neuve 2020.
Il fenomeno della fine delle ville, tra VI e IX sec. d.C., è un tema oggetto di studi ed aggiornamenti ormai da più di due decenni, in particolare nell’abito della pars Occidentalis dell’Impero romano. Le trasformazioni del sistema rurale tardoantico, le nuove relazioni tra città e campagna, i mutati sistemi d’insediamento rurale ed una ancora difficilmente spiegabile, se non credibile, propensione delle élites altomedievali al passaggio abitativo dalle ville alle capanne costituiscono un’arborescenza di studi che ha prodotto pagine talora anche rivoluzionarie quanto alla percezione moderna della continuità/cesura tra Antichità e Medioevo in merito all’abitare e controllare il territorio per villas.
L’interesse precipuo del volume collettaneo La villa dopo la villa risiede nel tentativo di presentare un quadro dell’archeologia delle ville tardoantiche tra bilanci e nuove prospettive, con particolare riferimento all’Italia settentrionale, pur non mancando riferimenti e ad altre regioni della penisola ed altre aree geografiche del Mediterraneo, in particolare la Spagna e le Gallie. Infatti, se il panorama sulle ville della tarda Antichità si presenta ricco di casi esemplari, analisi puntuali e sintesi che hanno portato a formulare modelli storico-archeologici sul Centro ed il Sud dell’Italia – a parte alcuni contesti ampiamente studiati e comunicati, come Desenzano del Garda – il Nord della penisola, soprattutto l’area compresa tra la Lombardia occidentale e il Piemonte, risultava meno conosciuto, ancorché oggetto di ricerche puntuali.
La curiosità di approfondimento delle evidenze archeologiche in quei contesti e il desiderio di una messa a confronto di siti quali Palazzo Pignano (non lungi da Milano) e Aiano (in provincia di Siena) con altri del Nord Italia hanno costituito l’impulso a dare vita al volume, esperimento editoriale la cui prosecuzione, auspicata da più parti, potrebbe continuare in futuro con nuovi e diversi orizzonti geografici da riscoprire.
Per i Cremaschi di particolare interesse risulta il saggio di Furio Sacchi e Marilena Casirani (La villa di Palazzo Pignano (Cremona) tra tarda Antichità e Medioevo: aggiornamenti dalle ultime campagne di scavo (2016-2018), pp. 149-199) dedicato alle ultime scoperte nel sito archeologico più importante del nostro territorio.