Sabato 23 novembre 2024 alle ore 17.00, nelle scuderie di Palazzo Terni de’ Gregorj (via Dante Alighieri, 20 – Crema), si terrà il quarantaduesimo appuntamento della rassegna ‘Storici dell’arte in libreria’, organizzata dalla Libreria Cremasca. Ospite sarà Stefania Buganza che, in dialogo con Matteo Facchi, presenteranno il volume: I registri di fabbrica della Certosa di Pavia. L’età viscontea (1396-1447), a cura di Stefania Buganza, Scalpendi Editore, Milano 2023.
La Certosa di Pavia è uno dei complessi monumentali lombardi più ammirati, ma al tempo stesso anche meglio documentati, come dimostra questo prezioso e imponente volume curato da Stefania Buganza, nell’ambito delle ricerche di Storia dell’arte medievale promosse in Università Cattolica di Milano sulla cultura artistica viscontea. In esso sono pubblicati per la prima volta tutti i registri di fabbrica superstiti di età viscontea, rigorosamente trascritti da Sofia Brusa ed Emanuele Romanini, accompagnati da approfonditi contributi storico-artistici, da un utilissimo glossario e da indispensabili indici.
Sono messe in luce le complesse vicende riguardanti la fondazione della Certosa, che vedono intrecciarsi rapporti tra la corte viscontea e l’ordine certosino. Numerose novità emergono dalla lettura incrociata dei registri, degli sviluppi della fabbrica, dell’attività delle maestranze e degli interventi decorativi, seguendo un percorso cronologico che consente di entrare nelle pieghe del cantiere tardogotico e al tempo stesso a rivivere l’articolato contesto delle committenze tra la corte e il monastero, sempre in un orizzonte di ampie aperture storico-artistiche. Non mancano riflessioni sui manoscritti miniati della biblioteca del monastero e numerosi approfondimenti sui rapporti tra la fabbrica della Certosa di Pavia e la Fabbrica del Duomo di Milano.
Stefania Buganza, professore associato, insegna Storia dell’arte medievale e Storia dell’arte lombarda presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e Brescia. Si occupa principalmente di pittura e committenza in Lombardia tra Tardogotico e Rinascimento.
MODALITÀ DI ACCESSO
Ingresso libero fino a esaurimento dei 64 posti.